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Il cosiddetto Bonus psicologo è un contributo per sostenere le spese di assistenza psicologica dei cittadini relative a sessioni di psicoterapia.
La misura è stata introdotta dall’articolo 1-quater, comma 3, del decreto-legge n. 228/2021, convertito dalla legge n. 15/2022.
Le domande sono state presentate sul sito dell’INPS nella finestra che va dal 25 luglio al 24 ottobre 2022.
Si tratta senza dubbio di una misura contenuta, da cui molte anche le polemiche, di cui, però, potremmo forse tutti valorizzare il valore simbolico, auspicando che nel nostro Paese possa sempre più trovare spazio una rete di servizi improntata sulla cultura della presa in carico globale della persona, in cui il disagio psicologico possa cessare di essere guardato con diffidenza e stigmatizzato.
Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi a Sanità Informazione: «La cifra è sicuramente simbolica – spiega Lazzari – ma il dato importante, la grande vittoria, è il riconoscimento da parte dello Stato del diritto dei cittadini ad avere aiuto psicologico. Questo è il grande dato. Qui non stiamo parlando delle malattie mentali, ma del disagio psicologico, dello stress. Quando noi diciamo che il 30 per cento degli italiani ha una condizione di malessere e disagio noi non stiamo dicendo che il 30 per cento di italiani ha una malattia mentale ma che ha un malessere importante che impatta sulla qualità della vita. Fino ad ora in Italia per questa situazione non ci sono stati interventi e servizi: siamo un Paese avanzato sulla psichiatria grazie alla legge Basaglia, ma manca una rete di aiuto psicologico per la popolazione e anche di prevenzione di disturbi come stress, disagio e malessere che se non trattati poi possono diventare malattie psichiche e fisiche».
Per approfondire: INPS: istruzioni per la domanda , Il Presidente Lazzari: “Il riconoscimento di un diritto” , Legge Basaglia, Verso una presa in carico globale della persona