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L’adolescenza è una fase del ciclo di vita estremamente complessa.
Il giovane adolescente si trova, improvvisamente, ad affrontare cambiamenti somatici, psicologici e sociali.
Il campo d’interazione si allarga, l’adolescente scopre e mette alla prova se stesso fuori , nelle relazioni tra i pari. Non è più il bambino conosciuto dai genitori, ma non è ancora nemmeno un adulto. Da un lato vi è una forte spinta all’autonomia e all’autoaffermazione, dall’altro il bisogno di protezione e vicinanza è ancora molto attuale, anche se l’adolescente sembra fare di tutto per dimostrare a se stesso e agli altri di non avere bisogno di nessuno.
“Chi sono io?”
È la domanda a cui ogni adolescente deve trovare risposta.
La costruzione della propria identità adulta è la sfida evolutiva che deve affrontare. Ma vi è anche un’altra sfida evolutiva: quella che devono affrontare i genitori.
Nella rimodulazione del proprio ruolo genitoriale, per riuscire a supportare il figlio in questa delicata fase di vita a una distanza che sia né troppo vicina, né troppo lontana.
Se il ragazzo in difficoltà è un minore, il primo incontro sarà rivolto ai genitori, per accogliere il loro punto di vista e le loro difficoltà nella relazione col figlio.
Dopo che i genitori hanno espresso il loro consenso al fatto che lo psicologo incontri il figlio, lo specialista incontrerà il ragazzo e concorderà con lui l’opportunità di un percorso di sostegno psicologico. Periodicamente, incontrerà i genitori, per confrontarsi con loro sull’andamento del percorso, ma nel rispetto della privacy del figlio.