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La sintomatologia provocata dall’ansia è una sintomatologia piuttosto uniforme, in quanto fenomeno biologico di risposta a stimoli esterni o interni che innescano una catena di reazioni fisiologiche.
I sintomi coinvolgono l’apparato cardiorespiratorio (aumento della frequenza cardiaca, aumento della frequenza respiratoria, sensazione di mancanza d’aria, dolore al torace…), l’apparato cardiovascolare (maggior irrorazione del cervello, maggior irrorazione dei muscoli striati, minore irrorazione degli organi interni).
Essi dipendono da una naturale predisposizione dell’organismo a prepararsi a reazioni di attacco/fuga allorchè si debbano fronteggiare fonti di pericolo. A generare queste reazioni possono, però, non essere solamente fonti oggettive di pericolo, ma anche stimoli interni, situazioni o vissuti di cui siamo più o meno inconsapevoli che turbano il nostro equilibrio psicologico.
L’ansia è una paura senza oggetto. La persona prova uno stato spiacevole, imprevedibile nel suo innescarsi e non controllabile nel suo manifestarsi. Queste caratteristiche la differenziano dalla fobia, che è, invece, una paura circoscritta a un oggetto o situazione, quindi controllabile, in parte, con comportamenti di evitamento.
L’ansia rappresenta un segnale inviato dalla psiche, un segnale che vuole indicarci che un equilibrio psicologico è stato turbato, e che si rende manifesto attraverso il corpo. Per questo, quanto più ci si difende dai segnali provenienti dalla psiche, entrando poco in contatto con la complessità delle emozioni che la popolano, che solitamente si manifestano su un versante depressivo, tanto più facilmente potranno manifestarsi sintomi corporei, sul versante ansioso.
La dimensione somatica si attenua man mano che la persona acquista una maggiore consapevolezza della rilevanza della dimensione psicologica.
Per approfondimenti: Supporto psicologico bambini, supporto psicologico adolescenti e supporto psicologico adulti