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Paura e angoscia sono alcune delle emozioni che tutti stiamo sperimentando in questo periodo di emergenza da Covid-19. Non dobbiamo vergognarcene.
La paura è un alleato prezioso, qualcosa che ci segnala che esiste una fonte di pericolo e che il nostro organismo deve attivarsi per affrontarla. Può non trattarsi esclusivamente di un pericolo esterno, ma anche di uno interno, qualcosa dentro di noi che vorrebbe trovare voce, farci capire che c’e’ qualcosa che non va.
Quando queste emozioni sono troppo intense, la reazione di allarme che ci protegge subisce un corto circuito e la paura si trasforma in panico: il corpo non è più pronto, al contrario paralizzato, e così il pensiero. In questa sorta di annebbiamento, finiamo per mettere in atto le azioni più insensate.
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Il covid-19, acronimo dell’inglese COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. I primi casi sono stati riscontrati in Cina durante la pandemia di COVID-19. Al 2 febbraio 2021 il suo tasso apparente di letalità è del 2,16%.
Il periodo di incubazione mediamente è di 5,1 giorni (IC 96% 4,1 – 7,0 giorni) con il 95° percentile di 12,5 giorni. Per questo motivo è stato indicato un periodo di isolamento di 14 giorni dalla possibile esposizione a un caso sospetto o accertato. Durante il periodo di incubazione si è contagiosi, successivamente possono comparire i sintomi. Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie.
Per limitarne la trasmissione devono essere prese precauzioni, come mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene personale (lavare e disinfettare periodicamente le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto o nell’incavo del gomito, indossare mascherine e guanti) e ambientale (rinnovare spesso l’aria negli ambienti chiusi aprendo le finestre e mantenere gli ambienti molto puliti).
I governi e gli enti competenti consigliano a coloro che ritengono di essere infetti di rimanere in isolamento fiduciario, indossare una mascherina chirurgica, osservare le regole di igiene e contattare quanto prima un medico al fine di ricevere ulteriori indicazioni.
Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio superiore e inferiore ma può provocare sintomi che riguardano tutti gli organi e apparati. In oltre la metà dei casi l’infezione decorre in maniera del tutto asintomatica e in circa un terzo dei casi presenta sintomi simil-influenzali (forma pauci-sintomatica). In una minoranza di casi (circa 5-6% dei casi) invece la malattia può manifestarsi in forma moderata o grave con rischio di complicanze soprattutto respiratorie (insufficienza respiratoria, ARDS).
I sintomi simil-influenzali, più frequenti sono: febbre, tosse, cefalea (mal di testa), dispnea (respiro corto), artralgie e mialgie (dolore ad articolazioni e ai muscoli), astenia (stanchezza) e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; sintomi caratteristici della patologia COVID-19 sono l’anosmia (perdita dell’olfatto) e l’ageusia (perdita del gusto), transitorie.
Fonte Wikipedia